" Sono diventato “vecchio” facendo teatro, ho iniziato a fare questo lavoro a dodici anni anche
se poi mi sono prestato al cinema , la TV non mi attrae"
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Dom 2 Set | 2012
E: "Per me è stata la prima volta che mi cimentavo con Eduardo e mi piaceva l'idea di far parte di un progetto che restituisse il teatro alla gente, erano trent'anni che non si faceva più teatro in televisione" Quali fra le attrici che l'hanno affiancata nelle trasposizione di Eduardo in TV l'ha maggiormente colpita?
E: “Mariangela Melato Avrebbe potuto recitare in un'altra lingua la sua Filomena non avrebbe perso d'intensità” Forse non tutti sanno che Ernesto Lama ha lavorato con nomi di prestigio del cinema italiano, nomi come Francesco Rosi e Francesco Maselli, registi che con le loro Opere hanno scritto pagine di storia del cinema; Con l’ultimo non ancora trentenne è arrivato sul red carpet della mostra di Venezia simbolo del cinema italiano. Allora gli chiedo cosa si prova a raggiungere questo prestigioso traguardo?
E: “E’ un occasione ! !ma ciò nonostante continuo a preferire il teatro, nel corso degli anni non ho mai vinto un premio per il teatro.
C’è qualche premio che vorresti ricevere?
E: “Mi farebbe molto piacere prendere il premio "le maschere del teatro" ma restando me stesso oppure prendere una laurea ad honorem in scienze delle comunicazioni"
Con il sorriso negli occhi mi dice una battuta:
Attore di teatro ma non solo un passione di Ernesto sono anche i cortometraggi, degno di nota a mio parere è “L'Angelo”. http://youtu.be/x2hzNCngz4g qui il pubblico può godere
di un 'interpretazione intensa poetica e al tempo stesso con un filo di malinconia .
Ciò che colpisce di questo Artista oltre alla sua indiscutibile bravura è la sua umiltà dal momento che durante la nostra intervista ha più volte affermato:
“L’Applauso del pubblico vale più di qualsiasi premio”
L'amore che lui ha per il teatro traspare nella sua nitidezza quando bevendo un' caffè mi incanta accennando in estemporanea "Fravecature" di Raffaelle Viviani;
Immediatamente colgo l'occasione per chiedergli qual è uno degli aspetti che ama di più del suo lavoro?
E: "Il fatto che a teatro la gente ti sceglie a differenza della televisione dove tu alcune volte puoi correre il rischio di essere solo un numero che deve fare numeri"
Gli chiedo allora, visto che nella sua carriera è passato attraverso innumerevoli personaggi, se c'è un ruolo che gli piacerebbe interpretare?
E: Ruolo che mi piacerebbe interpretare è quello del cattivo
Fra i molti ruoli che ha interpretato c’è ne uno a cui è più legato?
E: Sono molto legato a Il merlo di “chantecler”per la regia di Pugliese e il portiere di questi fantasmi per la regia di Ranieri
Ci sono nuovi progetti?
E: " Sarò impegnato fino ad ottobre con teatri di pietra e scaparro;Il giorno di Natale deuterò con “Vincenzo De Pretore” di Eduardo De Filippo nel ruolo del protagonista al teatro stabile di Napoli. Ho rifiutato un progetto “comodo” per iniziare una nuova avventura affiancato da un grande musicista come Enzo Granianiello Pietra Monte Corvino Enzo Moscato" Inevitabilmente sentendo tutti questi grandi nomi con cui ha lavorato mi viene spontaneo chiedergli se c'è ne sono alcuni più significativi di altri? lui senza alcuna esitazione mi risponde: “Roberto De Simone e Armando Pugliese per me sono maestri di scena e di vita... che mi dici allora di Vincenzo Salemme?
E: "E' una di quelle persone che ti fanno crescere perché ogni sera in scena puoi sperimentare nuove cose", di Maurizio Scaparro dice “E' una persona estremamente determinata e competente” Approposito di Maurizio Scaparro di recente lei ha fatto il tutto esaurito con lo spettacolo “Varietà” dedicato a Viviani, ha riportato al Maggio Fiorentino dopo vent’anni la prosa, è stata una bella soddisfazione? “Certamente mi è piaciuto molto stoppare l’applauso del pubblico per poter terminare la mia esibizione” Infine gli chiedo quale sia il suo rapporto con Massimo Ranieri che lo affianca anche in questa avventura visto che in “Varietà” veste i panni di Raffaele Viviani?
E: “Con Massimo ho un rapporto fraterno ma ciò nonostante è il primo a esigere da me il massimo” Ci salutiamo con la promessa di rincontrarci presto a teatro.
di Eleonora De Martino